JBS, la più grande multinazionali al mondo di trasformazione della carne con sede in Brasile ha fatturato di 51,7 miliardi di dollari nel 2019.In 10 anni i due fratelli Wesley e Jose Batista, hanno trasformato la macelleria di famiglia nel numero uno della carne al mondo, con una capacità giornaliera di macellazione di 51800 animali. In Italia conosciuta perché ha acquistato l’ azienda RIGAMONTI produttrice della bresaola valtellinese e nel 2008 è entrata in INALCA del gruppo Cremonini con l’ acquisto del 50% delle azioni di INALCA spa e dopo pochi anni nel 2011 ha restituito al gruppo Cremonini il 50% delle azioni, il gruppo Cremonini e JBS quasi da subito sono andati in causa, infatti nel 2010 il tribunale di Modena ha dato ragione al gruppo Cremonini. Parlando di JBS non possiamo non citare la deforestazione in Amazzonia. Vogliamo parlare poi degli incendi in Amazzonia, la compagnia più esposta al rischio di deforestazione nelle mappe sopra è JBS che come altri importanti confezionatori di carne brasiliani, ha firmato la Moratoria del bestiame del 2009, impegnandosi a non acquistare carne bovina da bestiame legata alla deforestazione, tuttavia, le indagini del governo e delle ONG hanno ripetutamente riscontrato gravi violazioni da parte di JBS, anche attraverso il riciclaggio di bestiame. Questi scandali hanno raggiunto la loro apoteosi con lo scandalo Cold Meat (Carne Fria) nel 2017, in cui le forze dell’ordine del governo brasiliano hanno prodotto molte prove che dimostrano che JBS stava acquistando animali da aree protette. Questa e altre indagini hanno scoperto che JBS ha violato sia il governo sia le proprie politiche acquistando bestiame che era stato allevato in aree collegate alla deforestazione e poi trasportato in aziende agricole “pulite” per i requisiti. Un’ indagine congiunta di Réporter Brasil, del Bureau of Investigative Journalism e del Guardian nell’ estate 2019 hanno fotografato un camion JBS che trasportava bestiame da una fattoria con terreno sotto sequestro dopo essere condannata per aver appiccato incendi alla foresta, ad una Azienda agricola “pulita” che ha poi venduto animali a JBS. Recentemente l’agenzia governativa IBAMA – che si occupa delle terre dei popoli indigeni della foresta – ha attribuito a JBS l’acquisto di 59000 capi bovini allevati in terre interdette al pascolo in quanto deforestate illegalmente. Questi elementi sembrano indicare che JBS è in contatto con almeno un fornitore sanzionato per deforestazione. Compagnie legate a JBS vengono indicate come responsabili di deforestazione per almeno 30.000 ettari l’anno.
